LG G6, il nuovo top di gamma LG dotato di funzioni multimediali pronte a sfruttare lo schermo Quad HD al massimo, si arricchisce di una nuova interfaccia: scopriamo in cosa consiste
LG G6, il successore del conosciuto ma sottovalutato LG G5, smartphone Android modulare di ottima concezione, sembra voler puntare di tutto sul multimedia, introducendo un’interfaccia capace di utilizzare a pieno l’ampio schermo 5,7 pollici con risoluzione Quad HD del terminale: UX 6.0.
Si tratta di una GUI con gestione panoramica delle immagini e dei diversi componenti che costituiscono l’app drawer, capace di fare leva sulle innovative proporzioni dello schermo di LG G6 (in rapporto 2:1) per riprodurre contenuti multimediali, registrando video e scattando foto con la facilità di uno swipe.
Una mossa in avanti che corona di ottime intenzioni lo smartphone, presentato al Mobile World Congress 2017 e pronto a diventare un punto di riferimento grazie all’arrivo di Android 7.1 Nougat.
L’assistente vocale Google, migliorato grazie ad algoritmi capaci di interfacciarsi al linguaggio naturale dell’utente e delle app, permetterà un’user experience ancora più incentrata sull’immagine e il multimedia.
Il nuovo LG G6, ricordiamo, pur essendo sequel di G5 non adotterà lo stesso approccio a moduli componibili, avendo il brand orientale preferito l’uso di materiali premium, tra cui l’alluminio e solido vetro. Ottimo anche lo screen to body ratio di G6, che ammonta al 90% e permetterà all’utente di vedere ampi panorami e sfondi dallo smartphone.
Al centro dell’hardware del nuovo erede di G5 troveremo inoltre un chipset Snapdragon 821, che pur non essendo all’avanguardia come il “neonato” Snapdragon 835, possiede ancora molte ottime carte da giocare.
La RAM sarà di 4 GB, mentre lo storage da 32 GB, dati sicuramente inferiori a quelli di altri top di gamma attuali, ma congegnati comunque per fare risaltare LG G6.
Ci aspettiamo quindi un debutto eccellente del primo smartphone Android ottimizzato per l’intelligenza artificiale mobile, la visione comoda di telefilm in streaming e un’esperienza fotografica a dir poco notevole, punti chiave dell’offerta di una minoranza, ora, di top di gamma.