Lenovo torna sulla scena con uno smartphone Android pronto a lanciarsi nel mondo della realtà aumentata grazie a Project Tango: il nuovo Lenovo Phab 2 Pro riuscirà a fornire un’alternativa alla realtà virtuale?
La recente presentazione Google del 4 Ottobre ha portato all’attenzione del pubblico diversi nuovi progetti in ambito realtà virtuale (con il visore Daydream View) e realtà aumentata, oltre ai due nuovi top di gamma Pixel e Pixel XL. E’ proprio nel settore dell’interazione dinamica con gli spazi virtuali che Big G vuole investire, trovando in Lenovo Phab 2 Pro un nuovo alleato potente e veloce, compatibile con la tecnologia AR Tango.
Lenovo Phab 2 Pro è il primo dispositivo in assoluto che andrà a braccetto con una piattaforma in grado di includere nelle app algoritmi di navigazione 3D mapping e riconoscimento spaziale, rendendo la realtà di ogni giorno più ricca di dettagli di quanto ci si possa aspettare. Lo smartphone Android della casa cinese è stato annunciato in origine a Giugno, tuttavia il desiderio di perfezionare le sue specifiche tecniche ne ha posticipato l’uscita a Novembre per gli Stati Uniti.
Quali sono le prime specifiche tecniche trapelate per Lenovo Phab 2 Pro? Si parte da uno schermo 6,4 pollici Quad HD ed un chipset octa-core Snapdragon 652, 4 GB di RAM e 64 per quanto riguarda lo storage base. Le fotocamere sembrano dotate apparentemente di specifiche comuni nel mondo dei top di gamma (essendo rispettivamente da 16 e 8 megapixel), tuttavia grazie ai sensori di movimento e profondità costruiti dal brand cinese, lo smartphone può scansionare in tempo reale superfici e ambienti sovrapponendo immagini ed elementi virtuali su di essi, rendendo l’esperienza di navigazione più realistica ed emotiva.
Nonostante si tratti di uno smartphone Android strettamente a contatto con una tecnologia prodotta da Google, il nuovo Phab 2 Pro non sarà, a sorpresa, compatibile con Daydream View, a causa dell’incompatibilità delle specifiche col tipo di schermo richiesto: non c’è dubbio, però, che ci troviamo di fronte ad un dispositivo che potrebbe permettere all’augmented reality di radicarsi più a fondo nella vita quotidiana di tanti utenti Android.
Via: PcMag India