Anche iPhone 7 ha fatto il suo debutto ufficiale dopo tanti mesi di attesa: il paragone con Samsung Galaxy Note 7 risulta quindi naturale. Ma chi vince tra i due, in termini di velocità?
Nonostante Galaxy Note 7 stia passando un periodo difficile per via di alcuni incidenti capitati in seguito a surriscaldamento ed esplosione delle batterie, è indubbio che Samsung abbia infuso tutto il meglio della sua tecnologia in un phablet Android potente e molto versatile per tutte le attività giornaliere, incluso il gioco ad alti livelli. Ma che dire della sua velocità, soprattutto a poche settimane dal debutto del rivale di sempre, iPhone 7?
Il confronto è più che lecito, se consideriamo che stiamo parlando di uno degli esponenti della serie Galaxy più raffinati di sempre e del celebre Melafonino, passato attraverso tante generazioni di upgrade. Malgrado i benchmark relativi al confronto con iPhone 6s abbiano già decretato in passato la vittoria di Apple in termini di velocità, Galaxy Note 7 sembra trovare un osso ancora più duro se paragonato a iPhone 7: il canale YouTube di PhoneBuff si è prestato a testare i due device a confronto con diverse app molto popolari, tra cui Asphalt 8, Netflix, Adobe Photoshop e Angry Birds.
Nel test proposto dal sito non ci si è limitati a benchmark numerici, preferendo accostare a questi numeri una performance nel “mondo reale”. Il risultato? Il nuovo chip A10 Fusion di iPhone 7 fa letteralmente volare lo smartphone, riuscendo ad aprire e caricare completamente ben 14 app in 1 minuto e 14 secondi. Galaxy Note 7, invece, affrontando la stessa prova si ferma purtroppo sulla soglia dei 2 minuti e più, malgrado la potenza conclamata di Qualcomm Snapdragon 820.
Il distacco nel “conflitto” iPhone 7 VS Galaxy Note 7 sembra essere evidente tra i due device: Note 7 rimane indietro di circa 1 minuto rispetto ad iPhone 7 nel caricamento delle applicazioni. Un risultato così brillante è dovuto ai chipset della serie “A”, progettata in maniera specifica per riuscire laddove i concorrenti faticano ad arrivare, nonostante l’assenza di un numero di core più significativo. Va anche notato, infine, che il basso quantitativo di RAM in dotazione a iPhone 7 (2 GB) non ha impedito al Melafonino di sorpassare il rivale (dotato di 4 GB RAM).
Quali saranno i prossimi passi di Samsung per evitare di essere nuovamente doppiata dalla rivale di sempre? Senz’altro ottimizzare i tempi di risposta dei propri phablet, evitando lo spiacevole inconveniente di far ricaricare l’app in memoria nonostante sia stata già aperta, e una migliore allocazione delle risorse. Il futuro sarà ancora di Apple, se la casa coreana imparerà da questo confronto?
Via: The Verge