ASUS Zenfone AR, un nuovo smartphone Android dalle caratteristiche hardware più uniche che rare nato per realtà virtuale e aumentata e capace di supportare le piattaforme VR Google: ecco le ultime news.
ASUS, dopo aver presentato il suo nuovo smartphone Android Asus Zenfone AR all’ultimo evento CES 2017, è più intenzionata che mai a puntare sul settore della realtà virtuale ed aumentata, preparando i suoi utenti all’arrivo di un device strabiliante per le caratteristiche tecniche e per la capacità di supportare entrambe le piattaforme virtuali Google Daydream e Google Tango, in grado di aggiungere un ulteriore livello di realismo ad app e giochi.
ASUS Zenfone AR è un dispositivo che non rinuncia ad un comparto fotografico sensibilmente al di sopra della media, per permettersi un’elaborazione AR e VR eccelsa. Si parte da una fotocamera modello Sony IMX318, un obiettivo da ben 23 megapixel, come strumento per riprese video e fotografiche di alta qualità, accompagnandosi ad un obiettivo motion tracking per esaminare il movimento degli oggetti ed un terzo obiettivo per definire la profondità attraverso lo scanning IR.
Lo smartphone, che con ogni probabilità installerà Android Nougat al suo debutto, è dotato di caratteristiche tecniche molto peculiari e portate agli estremi proprio in vista di un ampio uso di realtà virtuale e aumentata nel prossimo futuro: Asus Zenfone AR sarà dotato di un chipset Snapdragon 821, un display Quad HD a 5,7 pollici (rendendo quindi il device più simile a un phablet), 8 GB di RAM e fino a 256 GB di memoria, malgrado ne siano disponibili diversi tagli per più esigenze.
Anche il reparto connettività di AR è molto curato, ed oltre al Bluetooth 4.2, NFC e GPS, scopriamo anche un modem LTE cat. 12/13 veloce nei download quanto negli upload. Previsti anche diversi enhancement a livello di sensori e di audio, per aggiungere il grado di realismo necessario ad una simulazione adatta dell’ambiente virtuale prescelto.
Il nuovo Zenfone di ASUS si discosta quindi dai predecessori e cerca di essere un’alternativa di maggior qualità rispetto al rivale Lenovo Phab 2 Pro, che pur presentando una certa confidenza con la piattaforma AR Google, non è riuscito a unire Daydream e Tango in un unico smartphone. Ci aspettiamo quindi grandi possibilità, dalla casa coreana, in vista di un futuro in cui le app difficilmente rinunceranno a queste nuove tecnologie.