Oggi, brutto giorno per qualche single. Da sempre si accusa internet di allontanare le persone socialmente nella vita reale. Volendo spezzare, parzialmente, una lancia a favore della rete, dobbiamo dire che i siti web, ma soprattutto ultimamente le app per incontri, sono fra le più utilizzate. Solo qualche settimana fa abbiamo dato un’occhiatina a Tinder, che sta spopolando.
E come sempre capita, a gettare l’acqua sul fuoco questa volta è IBM Security, che afferma che la maggior parte di esse sono vulnerabili agli attacchi.
I dati confermano che su 41 applicazioni almeno 26 possono esporre gli utenti ai rischi, IBM ci tiene a far presente che a rischio ci sono i dati e le informazioni personali che potrebbero essere utilizzate per secondi fini.
Gli hacker colpiscono proprio le applicazioni di dating perché sanno di andare sul sicuro e di avere maggiori possibilità per procedere alla diffusione di malware sul dispositivo. Solitamente questi programmi, ormai di uso quotidiano su smartphone e tablet, salvano anche i dati di pagamento che permettono agli hacker di accedere in remoto al dispositivo anche per eventuali scopi di spionaggio.
IBM ha ritenuto opportuno non dire pubblicamente i nomi delle applicazioni ma hanno avvisato gli sviluppatori consentendo di aumentare le protezioni della privacy.
Agli utenti viene raccomandato non solo di non divulgare informazioni troppo personali, ma di utilizzare password di accesso diverse per ogni account utilizzato su internet, accedere solo a connessioni fidate e controllare i permessi di ogni applicazione prima di installarla sul pc.