Finalmente dopo una lunga attesa è stata finalmente scelta l’applicazione per il tracciamento dei contagi. Il suo nome è Immuni e servirà per controllare la diffusione del Covid19 durante la fase 2. Domenico Arcuri commissario straordinario per l’emergenza sanitaria ha firmato nelle ultime ore l’ordinanza dove ha disposto la stipula del contratto di cessione gratis della licenza d’utilizzo sul programma di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons, la quale si prenderà la briga anche degli aggiornamenti necessari nelle prossime settimane. Andiamo a scoprirne di più sull’app Immuni.
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App immuni: Scaricarla non sarà tassativo
La nuova app Immuni per il momento non è tassativa, ma si può scaricare solo se lo si desidera, è composta di due parti. La prima riguarda un sistema di tracciamento dei contatti che sfrutta la tecnologia Bluetooth.
Funzionerà tramite il Bluetooth
Tramite il Bluetooth sarà possibile rilevare la vicinanza tra due smartphone entro un metro e ripercorrere a ritroso ogni incontro di una persona risultata positiva al coronavirus, cosi da poter trovare e isolare i contagiati. Scaricata l’applicazione, infatti, la stessa è in grado di conservare sul dispositivo di ogni cittadino un elenco di codici identificativi anonimi di tutti gli altri terminali ai quali è stata vicino.
Il diario clinico: l’arma vincente
L’altra funzione dell’app Immuni è il diario clinico che al suo interno ha ogni info del singolo utente – età, sesso, patologie ecc… e che dovrebbe essere costantemente aggiornato ogni giorno con eventuali sintomi e cambiamenti sulla salute.
Applicazione in prova
L‘applicazione sarà importante un vero e proprio “pilastro importante nella gestione della fase successiva dell’emergenza”, sono state le parole del commissario Arcuri, evidenziando che verrà prima avviata una sperimentazione in alcune regioni pilota.
“Speriamo in una massiccia adesione volontaria dei cittadini”, ha continuato orgoglioso l’ad di Invitalia, evidenziando più volte come “il sistema di tracciamento dei contatti ci servirà a capitalizzare l’esperienza della fase precedente ed evitare che il contagio si possa replicare”.
Conclusioni
Per risultare efficace al 100%, Immuni infatti dovrà essere scaricata come minimo dal 60 max 65% della popolazione italiana. Un’impresa ardua ma tutto è possibile se lo si vuole.