Samsung Simband, lo smartwatch esclusivo in grado di leggere le emozioni dell’utente grazie ad un algoritmo creato dal MIT: quando l’interfaccia grafica non basta
Il mondo attuale degli smartwatch è costituito da wearable studiati per un utilizzo più “urban” così come da dispositivi dalle non indifferenti capacità tecniche e di tracking, adatti per tutti coloro che praticano sport ma non abbandonano nel frattempo la tecnologia, per ottenere risultati migliori.
Con l’arrivo di Samsung Simband, il nuovo wearable della casa coreana, questo paradigma potrebbe cambiare per sempre. Grazie all’intervento del MIT, è stato implementato nel wearable un algoritmo che permetterebbe all’indossatore di ottenere una chiara lettura e interpretazione delle proprie emozioni.
Samsung Simband ha così incorporato in fase di test un’app nata per l’OS Tizen, sicuramente al momento in fase embrionale ma in grado di promettere ottimi sviluppi futuri. Qual è il funzionamento dell’app congegnata dal MIT? In breve, dopo ogni 5 secondi, il tono e la vocalità dell’utente vengono analizzate, individuando le più piccoli variazioni in altezza che non arriverebbero all’orecchio umano.
Così, incrociando i dati relativi allo stile di esposizione dell’utente con le rilevazioni inerenti il battito cardiaco, la pressione sanguigna, con l’analisi del linguaggio tramite deep learning, lo smartwatch Samsung Simband diventa in grado di riconoscere se la storia raccontata dall’utente sia frutto di un evento spiacevole o particolarmente intrigante da ricordare per lo stesso.
Il livello di percezione dello smartwatch è elevato, essendo di circa l’83% su tutti i tentativi finora proposti per identificare la voce dell’utente. Effettuando ulteriori analisi sullo stile espositivo e sul tipo di pause, accento e gesti con cui il parlante accompagna il discorso, potremeo scoprire a breve come implementare questa funzionalità in tanti nuovi smartwatch, in modo che l’innovazione non rimanga limitata al solo device Samsung.
Via: CTV news
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