Una delle più popolari app di streaming musicale si aggiorna ad Android Nougat, introducendo la funzione Auto Shazam: scopriamo di che si tratta.
Arrivano anche sulla celebre app musicale Shazam i primi effetti positivi del nuovo design grafico proposto da Android Nougat: abbiamo visto le Custom Tiles in azione in una passata Developer Preview del nuovo OS Google; nonostante questo sono ancora poche le app che le hanno adottate, e Shazam figura tra queste.
Le Custom Tiles ci permettono di scegliere con un semplice swipe l’opzione o l’app che desideriamo avere a portata di mano, aggiungendo molte più funzionalità e reattività di sistema al nuovo sistema operativo. Shazam ha quindi ben pensato di cogliere l’occasione e proporre la sua variante di Tile personalizzata, ovvero Auto Shazam.
Questo feature si rivelerà molto comodo nel caso in cui fossimo grandi ascoltatori di musica da smartphone: quando è attivato, l’app passerà in background, in modo da poter continuare tranquillamente le nostre attività su smartphone identificando nuovi brani musicali senza dover tenere l’applicazione aperta.
Il riconoscimento dei brani in background diventa quindi un’impresa ancora più facile grazie alla nuova funzione Shazam Android. Si tratta di un upgrade che torna certamente utile nel caso in cui si ascoltasse musica durante l’attività fisica, o più semplicemente per affrontare in maniera più sicura un viaggio in auto.
Nella tab dedicata “My Shazam” troveremo, infine, tutte le tracce che fino ad ora abbiamo ascoltato, con un’ordinata divisione per album da cui possiamo accedere anche a brevi anteprime di ascolto. Si aggiunge quindi un’altra funzione più futuristica e comoda a Shazam dopo lo sbarco di “Auto Listening”, feature Android che permette al software di identificare le canzoni in background fino a quando l’utente non chiuderà l’app manualmente.
Ci aspettiamo per il prossimo aggiornamento Shazam Android una modalità di power saving piuttosto robusta, dal momento che gli utenti pare continuino a lamentare consumi importanti quando quest’ultima funzione viene attivata per troppo tempo sullo smartphone.
Via: AndroidPolice