Annunciato ufficialmente il successore di ZTE Blade A1, il dispositivo entry level apprezzato soprattutto per la qualità del suo lettore di impronte digitali. I miglioramenti riguardano l’aggiunta di un chipset octa-core e una scocca in metallo, e lo rendono un device imperdibile: scopriamo perché.
Il producer cinese ZTE ha finalmente rivelato al pubblico il nuovo ZTE Blade A2, l’entry level dotato di Android 5.1 Lollipop di cui aspettavamo notizie da un paio di mesi, dopo l’arrivo del predecessore Blade A1 avvenuto lo scorso Dicembre. Pur restando nell’ambito degli smartphone entry level, e mantenendo alcune peculiarità del modello passato, tra cui la diagonale di schermo (5 pollici), c’è molto da scommettere sul nuovo Blade A2, soprattutto da parte di chi desidera un dispositivo ad otto core (MediaTek MT6750 con 1,5 GHz di frequenza clock) performante e rivestito da una leggera e robusta scocca in metallo.
ZTE Blade A2, in arrivo in Cina il prossimo 15 Giugno, include uno schermo IPS 2.5D con risoluzione 1280×720 pixel, che cerca di ricoprire in estensione lo schermo quanto più possibile, lasciando veramente poco spazio ai bordi, risultando in un display meglio sfruttato dal punto di vista della luminosità e dell’impatto della visualizzazione generale. La scocca in metallo ha un buon feel e un grip adeguato e ha permesso inoltre di limitare lo spessore di Blade A2 a soli 7,9 mm, risultando in uno smartphone di certo low-level se paragonato ad altre offerte, ma di ottimo design.
L’octa-core Mediatek già menzionato si affianca a 2 GB di RAM e 16 di storage, da espandere fino ad un massimo di 128 GB. Il gruppo fotocamera anteriore/posteriore è nella media per quanto riguarda dispositivi di questa categoria, essendo rispettivamente 5 e 13 megapixel con l’ausilio di flash LED. Come già citato in apertura, uno dei feature più interessanti, e migliorato rispetto ai tempi di Blade A1, è il fingerprint reader, che permette l’unlock di ZTE Blade A2 in una frazione di secondo.
Il nuovo tentativo di ZTE in ambito smartphone è quindi destinato ad aggiungere un altro device Android protagonista del segmento di utenza meno esigente, tuttavia alla ricerca di un ottimo dispositivo low-end, che non delude in termini di costruzione e performance: tutto questo in attesa di vedere Blade A2 sbarcare presto anche in Italia.